‎"Il buon giornalismo sa che i fatti non sono mai al sicuro nelle mani del potere e se ne fa custode nell'interesse dell'opinione pubblica"
Giuseppe D'Avanzo

27/04/11

Videointervista tripla ai candidati a sindaco di Altavilla

Abbiamo intervistato per voi i candidati a sindaco di Altavilla Silentina per il periodo 2011-2016. Stesse domande per tutti. Non siamo stati perfidi, ma qualche domanda (simpaticamente) cattivella l'abbiamo fatta. Ringraziamo Enzo Baione, Michele Gallo e Antonio Marra per la disponibilità e per essere stati così sportivamente al gioco. Speriamo che questo video possa aiutarvi nella scelta. Buona visione!

Ricapitolando: le tre liste in corsa per l'amministrazione di Altavilla

Ecco i tre schieramenti in gara per le prossime elezioni amministrative di Altavilla Silentina. Si vota domenica 15 e lunedì 16 maggio.

"Altavilla Insieme", capolista Vincenzo Baione
Antonio Di Feo, Diego Rufo, Giovanni Mottola, Fausto Federico, Alfredo Sabia, Angelo Marra, Carmine Rizzo, Pasquale Doto, Piero Liberti, Giovanni Russo, Antonio D’Angelo, Giuseppe Lettieri

"Tutti per Altavilla", capolista Antonio Marra
Salvatore Arietta, Davide Cembalo, Francesco Cembalo, Ivano Cembalo, Carmine Cennamo, Enzo Giardullo, Michele Ingenito, Giuseppe Polito, Pasqualino Perillo, Angelo Reina, Alfredo Sacco, Fiorenzo Stoppiello

"Altavilla Aperta", capolista Michele Gallo
Francesco Amoroso, Enzo Arietta, Piero Lettieri, Franco Lettieri, Antonello Scorziello, Giovanni Scorziello, Sergio Di Masi, Adelfio Guerra, Franco Benedetto, Biagio Carrozza, Alfonso Verruccio, Saverio Mordente
(Questa lista ha pubblicato in questa pagina web i profili dei candidati)

25/04/11

Precisazione, non smentita, sull'encomio ai Carabinieri di Altavilla

Quella che segue non è una smentita, ma una precisazione sull'encomio dato dall'Amministrazione comunale al Comando dei Carabinieri di Altavilla Silentina. Fatta in prima persona.

Tradizionalmente negli articoli giornalistici non si parla in prima persona, ma qui posso farlo perché, come chi ci legge da qualche mese sa, questo è un blog che gioca a fare il giornale (e magari un giorno lo diventerà, chi può dirlo), con l'intento sincero di spingere le persone, e soprattutto i giovani, a riflettere su quanto accade attorno a loro, nel contesto più prossimo della propria comunità. Un intento che, come credo supporrete, non può che nascere dal grande legame tra chi ha deciso di avviare questo progetto e la sua comunità.
Questo blog nasce anche dalla volontà di chi, certificato giornalista o quasi tale, non riesce a non usare un qualche aggeggio che faccia brillare quegli strani e incredibili oggetti contundenti chiamati 'parole' per poter intervenire in qualche modo in ciò che accade attorno a sé, soprattutto quando ciò che accade lo amareggia o lo fa sentire impotente.
Quello è un desiderio genuino di fare qualcosa, nel proprio piccolo, come mi diceva proprio oggi il mio saggio amico Manuel, ognuno con i mezzi che ha (e che a volte sono i più imprevedibili), per migliorare il posto in cui vive o a cui lo lega un affetto inalienabile. 
Quelli come me, come Manuel, come Tiziana, sanno che affetto vuol dire responsabilità. Per questo scelgono di non esimersi dall'intervenire per la crescita della realtà che amano e lo fanno come possono e come sanno, spesso mettendosi in gioco e rischiando, ma sempre scegliendo di stare al di qua della siepe, mai dietro ad essa.
Di solito negli articoli non si fanno neppure questi lunghi sproloqui iniziali, perché si va dritti al sodo.
Questo blog esiste dal 7 gennaio e conta 1500 visite nell'ultimo mese, da parte di 800 visitatori circa che, a leggerli così, pochi non sono, anzi. E i nostri 800 lettori ci fanno sentire ancora più responsabili di quello che scriviamo.
Il 6 aprile scorso, in questo post, avevo scritto a proposito dell'attribuzione di un encomio solenne al Comando dell'Arma dei Carabinieri di Altavilla Silentina che, in un'operazione pare molto delicata, aveva riportato nel nostro paese la tanto amata effigie della Madonna di Montevergine, dopo il trafugamento di alcuni giorni prima da parte di ignoti.
Visto che mi sono concessa il lusso 'da blogger' (quale sono) di parlare in prima persona, ne approfitto per sottolineare quale sia e quale sia sempre stato il mio rispetto per la 'divisa' e quanto profonda sia da sempre la mia ammirazione per chi la indossa e per chi quotidianamente mette a rischio la propria incolumità per difendere la nostra. Chi mi conosce non ha bisogno di dubitarne. Ahimé, quelle parole sono state lette male, forse per disattenzione mia nello scriverle o per disattenzione di chi le ha lette o, ancora, per l'ansia di chi nel leggerle si è letto in un certo modo.
Ma non importa, non mi interessa. Non devo difendere i miei intenti né la mia (mai presunta, vi assicuro) bravura di comunicatore. Dicono che chi, come me, fa questo lavoro un po' presuntuoso deve pur esserlo, tuttavia la presunzione è sempre stata quella cosa verso cui ho più di ogni altra provato repulsione, sentendola affatto mia e soffrendo tantissimo tutte quelle (rare ma dolorose) volte che me la sono sentita appiccicare addosso per qualche strana incomprensione del caso.
Detto questo, è mio dovere, per la stima che nutro nei confronti dell'Arma, così come per la responsabilità che sento verso chi dedica anche un solo minuto del suo tempo a seguire le righe più o meno sensate che emetto, precisare cosa le parole di quel post volevano dire e, soprattutto, a chi erano indirizzate.
Com'è ovvio, non si può biasimare chi riceve un premio, ma tutt'al più chi quel premio tributa. In questo caso, come ho anche scritto, è stato bello vedere i rappresentanti delle Forze dell'ordine sfilare in alta uniforme per le strade di Altavilla: sono un lustro alla sua cittadinanza. Così come, va da sé, non volevo mettere in discussione la liceità dell'attribuzione né il merito dei destinatari. E quello a cui mi riferivo quando ho parlato di sicurezza non era certo l'impegno delle divise blu nei confronti della nostra cittadinanza, ma quello che l'Amministrazione pubblica avrebbe dovuto e dovrebbe, a mio parere, riservare, direttamente e costantemente, ai beni culturali, che rappresentano una risorsa inestimabile per una comunità. In particolare, la chiesa della Madonna di Montevergine, pur cappella privata (del resto tutte le chiese in qualche modo lo sono, proprietà privata, ma anche luogo della nostra identità collettiva), non era provvista di alcun allarme o protezione dal furto. Neanche minima.
Più sicurezza, senza più nascondersi dietro alla non competenza sui beni privati, è quello che un'istituzione locale dovrebbe riservare al patrimonio culturale di un comune, soprattutto piccolo, come quello altavillese. Anche perché il privato potrebbe non farcela economicamente (e, del resto, non è neppure giusto che si faccia carico della custodia di un oggetto che rappresenta un valore per l'intera collettività).
Vogliamo parlare delle altre opere d'arte (e di valore artistico assodato) custodite quasi esclusivamente all'interno delle nostre mura sacrali? O piuttosto della messa in sicurezza di luoghi di pubblica frequentazione, come la cappella del Carmine o di quella di Sant'Antonino, le cui volte sono - a detta, pubblicamente, di ingegneri - a rischio crolli?
Si può, in questi casi, voltare la faccia come tutori del bene pubblico, affermando di non avere competenza su quello che è un perimetro privato ma soggetto a grande affluenza pubblica o custode di gioielli di pubblico valore (materiale o immateriale)?
Secondo me no. Era questo che, forse infelicemente, cercavo di affermare nel mio articolo sull'encomio ai Carabinieri di Altavilla: cari amministratori, difendetele prima le opere di interesse comune, così darete sì meno encomi, ma almeno i nostri amici in divisa potranno occuparsi di fatti non prevenibili da un buon amministratore. Considerarlo un pretesto per attaccare la pubblica amministrazione sarebbe, credo, sminuente. No, è un appello diretto alla responsabilità su questo preciso tema.
Non so voi, ma io, come cittadina, preferirei meno riconoscimenti ufficiali - per quanto sacrosanti e più che giustamente meritati a posteriori, come in questo caso - e una maggiore prevenzione di certi misfatti.
Anche dato che la statua, per quanto rientrata, un certo danno l'ha riportato. Ovviamente, non per colpa dei Carabinieri. Ma meglio precisarlo, stavolta.
Prima di tornare alla terza persona, voglio ringraziare tutti i lettori, compreso chi mi ha dato lo spunto per questa precisazione, che è il frutto dell'attenzione, già importante, verso questa creatura virtuale fatta di parole. Una creatura che ci siamo impegnati e ci impegniamo a far crescere per un solo scopo: occhi sempre aperti per il bene della collettività, che passi per lo stigma di chi la trascura o per il lustro di chi la difende e tutela. E di fronte a questi ultimi, per essere precisi, ci togliamo ogni volta il cappello.

21/04/11

Lista Gallo ufficialmente reintegrata per le amministrative

La lista di Michele Gallo è stata ufficialmente reintegrata nell'imminente competizione elettorale altavillese. Le motivazioni specifiche si conosceranno domani, quando sarà pubblicata la sentenza del Tar, organo a cui è stato inoltrato il ricorso a inizio settimana. Dopo il rifiuto ad accogliere la lista lo scorso sabato da parte del funzionario comunale preposto, che aveva contestato una documentazione incompleta, il gruppo di Altavilla Aperta aveva pubblicato un manifesto di che annunciava battaglia e che è ancora oggi affisso sui muri del paese.
Attorno al capolista Michele Gallo, tornano quindi in gara: Francesco Amoroso, Enzo Arietta, Piero Lettieri, Franco Lettieri, Antonello Scorziello, Giovanni Scorziello, Sergio Di Masi, Adelfio Guerra, Franco Benedetto, Biagio Carrozza, Alfonso Verruccio, Saverio Mordente.
E fu ripristinato il detto: non c'è due senza tre!
Il manifesto della lista di Michele Gallo che annunciava il ricorso al Tar


Se non ora quando? Ad Altavilla mai.

Domenica sono state consegnate le tanto attese liste. Senza soffermarci sull’esclusione della lista Gallo, che pure ha dell’incredibile, quello che è subito saltato agli occhi dell’osservatore attento è l’assoluta mancanza di “quote rosa”. Tre liste presentate per un totale di 38 nomi di cui 38 maschili e zero femminili. Sollecitato ad esprimere l’opinione di chi il territorio lo conosce nelle viscere, Oreste Mottola ha azzardato tre motivazioni. Alcune si sarebbero rifiutate perché non veniva proposto loro un “effettivo protagonismo” ma anzi di essere paravento per mariti e padri impresentabili. Rinuncia che sa di vittoria a prescindere. Un punto per queste. Ad Altavilla, secondo il giornalista, nessuno lavora per dare visibilità alle operose che valgono. Le donne però, si sa, il primato lo devono addentare e non attendere la grazia divina che difficilmente arriverà. Ritiriamo il punto concesso. Chi ha potuto si è trasferita da tempo fuori e Oreste evita di fare i nomi della sfilza di giornaliste, attrici, docenti universitarie che formate altrove sarebbero ben disposte a far confluire le loro competenze nel paese natio. Ma per carità! Tuonerebbe qualcuno. Dobbiamo lasciare il paese in mano a chi ha preferito spiccare il volo verso altre mete piuttosto che marcire in cerca di occupazione nella terra desolata - per dirla alla Eliot - ma propria? Con quale diritto queste indegne che hanno studiato alla Sapienza o alla Bocconi, che hanno occupato poltrone dirigenziali o sedie di aule magne, che hanno tappezzato pareti di attestati, diplomi di specializzazioni, master e dottorati, con quale diritto - dico - si propongono per tentare - insieme ai locali - di salvare il salvabile? In una recente intervista, Livio Garzanti, ha dichiarato di aver trovato un’Italia splendida al suo ritorno dalla guerra. “Sono ancora abbagliato dal ricordo di ciò che era Milano e l’Italia negli anni feroci e miracolosi fra il 1946 - 47 e i Sessanta. Cominciava l’era di De Gasperi che aveva stile. Si era formato all’estero, come d’altronde Togliatti”. Si era formato all’estero e rientrò portando con sé un nuovo modo di intendere la politica. Ad Altavilla non glielo avrebbero permesso. “Vene a fa ‘u maestro cà”, mi sembra di sentirli! È davanti a questi che qualcuna si arrende. Altre no, nonostante le parole urlate cadano nel vuoto di un’esistenza da higlander. Decisa è stata la reazione di Diomira Cennamo alla lettura del programma di Gerardo Di Verniere (che fine ha fatto poi?), nel quale spicca, fra i punti irremovibili, la residenza sul territorio. Presenzialismo non sempre è vera presenza ha chiosato Cennamo ribadendo che nell’era del web i politicanti perdono tempo prezioso a selezionare in base all’indirizzo sulla patente. Ma sono altri discorsi. Fatto sta che, residenti e non, le donne questa volta hanno preferito voltarsi per non partecipare all’ennesima carnevalata o, meglio, spingere i mariti a candidarsi per poi, in caso di vittoria, giocare alle “first ladies”. Alfonso Verruccio discolpa la lista Gallo sostenendo che non si poteva costringerle e ha ragione. Perché la passione, la grinta, la rabbia per secoli di soprusi, la voglia di essere protagoniste della storia non si possono trasmettere. Si hanno e basta. E allora da queste elezioni ne usciamo tutte sconfitte. “Se non ora quando?” è il grido di battaglia che dal nove aprile accompagna le “donne indignate” su cui Anna Banti tanto ha scritto quando il premier ancora giocava con i soldatini, ma marciare non significa camminare una a fianco all’altra e gridare slogan per il tempo di un corteo. È altro. Oggi non posso che pensare alle partigiane, alle Belgiojoso, alle Woolf, Serao, Aleramo, alle Politkovskaja, alle Ilaria Alpi. No non ci sono giustificazioni.

16/04/11

Le liste in corsa per le elezioni altavillesi...Meno una

Non c'è due senza tre? In questo caso no. Sono due e basta le liste in corsa per la competizione verso le prossime elezioni amministrative altavillesi ormai alle porte.
Antonio Marra si candida a sindaco con gli aspiranti consiglieri: Salvatore Arietta, Franco Cembalo, Ivano Cembalo, Pasqualino Perillo, Angelo Reina, Michele Ingenito, Giuseppe Polito, Fiorenzo Stoppiello, Alfredo Sacco, Davide Cembalo, Carmine Cennamo, Enzo Giardullo.
Vincenzo Baione aspira alla carica di primo cittadino con la squadra che annovera Antonio Di Feo (a volte ritornano), Angelo Marra, Carmine Rizzo, Diego Rufo, Alfredo Sabia, Pasquale Doto, Fausto Federico, Piero Liberti, Antonio D'Angelo, Giovanni Mottola, Giovanni Russo.
Dunque meno delle previsioni fatte intendere dalle 'voci di piazza'. Ma che fine ha fatto Michele Gallo? Giallo. Pare che la sua lista recasse documentazione insufficiente e per questo motivo sia stata stata esclusa dalla corsa. Bisogna attendere un eventuale ricorso al Tar o organo preposto per il reinserimento nella gara verso il governo di Altavilla.

14/04/11

Un percorso culturale a Paestum nella Settimana della Cultura

In occasione della "XIII Settimana della Cultura" (9-17 Aprile 2011), venerdì 15 aprile alle ore 12.00 Le immagini di un’aristocrazia italica, percorso guidato nel Museo di Paestum per conoscere le tombe dipinte di epoca lucana; sabato 16 aprile alle ore 11.00 Visita guidata all'Area Archeologica; domenica 17 aprile alle ore 11.00 Da Poseidonia a Paestum, visita guidata alla sezione greco-lucana del Museo.
Le iniziative sono a cura degli Assistenti Tecnici Museali.
L'ingresso è gratuito; è richiesta la prenotazione (tel.0828.811023; atmpaestum@yahoo.it).

08/04/11

L’AltrOpinione di Antonello Scorziello. I primi sconfitti? Gli assenti!

Antonello Scorziello, parente dei gestori dell'Agriturismo Mammarella, si occupa di comunicazione e marketing. Ha operato a lungo anche nella comunicazione pubblica e promozione territoriale, quest'ultima impossibile da realizzare senza la prima. Lui lo sa, ma gli altri, quelli che parlano di sviluppo e valorizzazione dov'erano al primo vero "faccia a faccia"?



Strano popolo quello degli altavillesi. È vero che ne faccio parte anche io da qualche anno, ma non avendo mai vissuto in prima persona il momento elettorale non mi ero ancora reso conto di alcune sue peculiarità.
Come molti sapranno qualche mese fa ho realizzato un sondaggio d'opinione tanto per farmi un'idea di come la pensassero i mie concittadini sul nostro paese e sul suo futuro. La stragrande maggioranza di loro, in totale autonomia, ha espresso dei giudizi che non ho potuto far altro che condividere, soprattutto riguardo ad un diffuso malessere generale verso chi ha amministrato negli ultimi anni.
L'aspetto singolare è che al momento di agire, partecipare, proporre e ascoltare, tranne poche 'evolute' eccezioni legate soprattutto ai giovani, ad internet e al mondo associativo, vedo un paesino svizzero dove tutto funziona, dove non esiste il minimo problema e dove ogni recriminazione appare superflua. Ne è stato ulteriore dimostrazione l'incontro avvenuto a Cerrocupo il primo aprile organizzato da Aldo Ingenito. Probabilmente molti sono stati frenati dall'infelice scelta della data. Poteva essere solo un pesce d'aprile l'evento che avrebbe raccolto nello stesso luogo gli amministratori passati e futuri della nostra Altavilla. Un pesce d'aprile non è stato.
Nonostante le defezioni di alcuni di loro, i tre presenti, Michele Gallo, Rosario Gallo e Gerardo di Vernieri ( leggi il suo programma ) nella pressochè totale assenza del popolo altavillese hanno discusso, anche animosamente, per più di due ore sul passato e sul futuro di Altavilla anche sollecitati dalle vertenze quotidiane dei pochi coraggiosi presenti. Si è discusso di agricoltura, di centro storico, di finanziamenti, di risorse naturali, di appartenenza politica e tanto altro. Si possono avere dei pregiudizi sulle persone, si possono rimproverare alcune scelte passate, si può anche protestare vivamente, si possono avere idee diverse ma, da che mondo è mondo, in democrazia gli assenti hanno e avranno sempre torto.
È possibile che nessuno abbia sentito l'esigenza di ascoltare le idee e le intenzioni di tre potenziali amministratori per poi determinarle con il proprio voto? Proprio per la consistenza dei contenuti, ma anche per la competenza, a vario titolo, dei relatori, devo dire che non è emersa dalla discussione nessuna verità assoluta e nessun vincitore. Di per certo so chi quella sera ha perso: chi non c'era. E parlo sia degli amministratori assenti che degli elettori assenti. Prometto il mio voto al candidato sindaco che imporrà l'obbligo di corsi di educazione civica per tutta la popolazione menefreghista e inutilmente lamentosa. E voi dove eravate?
L'AltrOpinione: fatti noti, ignoti e stranoti di Altavilla raccontati da chi non se ne sta certo lì a guardare. Vuoi essere opinionista per l'AltrOpinione? Allora che aspetti? Scrivici a laltraltavilla @ gmail.com !

06/04/11

La statua tornò e festa fu...Con tanto di encomio

Il ritrovamento della statua della Madonna trafugata dalla cappella di Montevergine ha fruttato un encomio ai Carabinieri di Altavilla da parte dell'uscente Amministrazione Di Feo. La chiesa, messa in 'sicurezza', ospita nuovamente il suo simulacro più prezioso. 
Ma Altavilla di opere d'arte di un certo interesse ne ospita (e ne parleremo più approfonditamente con l'aiuto di esperti). Intendiamoci: ci fa sempre piacere vedere i nostri rappresentanti dell'Arma in alta uniforme sfilare celebrando un'icona a noi cara per le vie del borgo. Ma l'auspicio è questo: più sicurezza e meno encomi solenni. E anche l'Arma sarà contenta di lavorare, diciamo così, il giusto.
Intanto, eccovi la cerimonia del rientro raccontata da Pagine del Cilento.