‎"Il buon giornalismo sa che i fatti non sono mai al sicuro nelle mani del potere e se ne fa custode nell'interesse dell'opinione pubblica"
Giuseppe D'Avanzo

25/12/11

In cammino con Padre Guglielmo Di Agresti. Altavilla ricorda con un convegno lo studioso domenicano

A dieci anni dalla scomparsa di Padre Guglielmo Di Agresti, sacerdote e studioso altavillese il cui spessore letterario è noto in Italia e all'estero, l'Associazione Auriga Cilento, in collaborazione con l'associazione Altavilla Viva, organizza il convegno "In Cammino: Vita ed Opere di Padre Guglielmo Di Agresti nel decennale della morte”.
L'appuntamento è alle 10 di martedì 27 dicembre nella Chiesa del Carmine di Altavilla Silentina.
Scopo dell’iniziativa, ideata da Bruno Di Venuta, è quello di ricordare la figura del plurilaureato padre domenicano che ha trascorso la vita impegnandosi in ricerche, soprattutto di carattere storico, su autori di grande respiro e dedicandosi all’insegnamento prima a Firenze e poi a Milano. Tra i suoi saggi più importanti: “Gli scritti inediti di Giovanni Dominici sulle origini dell'Umanesimo”, “Caterina de’ Ricci. L’esperienza spirituale della Santa di Prato”, “Agiografia e iconografia. Dalla città al chiostro”, “Girolamo Savonarola”.
Per l’occasione verranno raccolte testimonianze personali da parte di chi con lui ha vissuto il privato o brevi momenti di quotidianità paesana: Carmelina Di Agresti, Padre Candido Gallo, Oreste Mottola, Fernando Iuliano, Piero Di Matteo, Bruno Di Venuta, Fabio Sacco, Piero Lettieri.
Nella stessa giornata sarà possibile visitare una mostra dedicata figura di padre Guglielmo, a cura di Bruno Di Venuta.
"Con questo appuntamento", fanno sapere dall'associazione, "l’Auriga Cilento si propone di proseguire negli intenti originari dei Soci fondatori, e cioè contribuire alla realizzazione di eventi attraverso progetti di valorizzazione delle risorse culturali locali, mettendo a disposizione delle Amministrazioni locali le singole esperienze personali e professionali".

17/12/11

Scuola media: ancora un commento

Riceviamo e pubblichiamo. 

Carissimi, ho visto che avete pubblicato la mia lettera sul vostro sito internet e sinceramente non vi nascondo che era proprio quello che volevo. Ho potuto anche leggere che diversi altavillesi hanno commentato. 

Credetemi, non mi importa se hanno espresso critiche o stima nei miei riguardi, quello che importa è che di un argomento così importante se ne discuta il più possibile. In verità mi sarei aspettato commenti da parte di qualche amministratore che spiegasse agli altavillesi il perché di questa superficialità nell’affrontare un argomento così importante. Ma nulla di tutto questo è avvenuto. Del resto il gioco è semplice e collaudato: basta far andare l’argomento nel dimenticatoio per “risolverlo”. 

La mia impressione è che Altavilla, purtroppo, vivendo in uno stato di perenne letargia ed interpretando ogni atto di denuncia come l’argomento da campagna elettorale del politicante di turno, si presti molto bene al loro gioco. Ma adesso, proprio perché si è lontani da impegni elettorali è il momento giusto per riflettere a sangue freddo sulle problematiche reali che affliggono la nostra comunità, metterle a nudo ed affrontarle tutti insieme. Insomma è il momento di svegliarsi, di vigilare, pretendere a piena voce i propri diritti e chiedere che ognuno faccia la propria parte: cittadini ed amministratori. 

Non è più tempo di giochi di prestigio e rimpalli di responsabilità. I nostri amministratori, chiunque essi siano devono sapere che come li sopra ce li abbiamo messi, così, se non rispettano i patti, possiamo mandarli via a calci nel sedere.

(Lettera non firmata)

Partecipate anche voi, commentando direttamente i post o inviandoci un'email a laltraltavilla @ gmail.com (l'indirizzo va inserito senza spazi).

12/12/11

Cronache cittadine da un consiglio comunale 'bollente': quello sullo sgombero della scuola media

Un altro cittadino altavillese dice la sua sul consiglio comunale dello scorso 28 novembre, in risposta alla cronaca anonima pubblicata di recente su questo blog. Chiunque voglia aggiungere il proprio commento o la propria cronaca su un a vicenda così spinosa è benvenuto sul nostro blog. Potete commentare a questo post o scriverci a laltraltavilla@gmail.com.

di Tommaso Errico

Ho assistito all’ultimo consiglio comunale e devo dire che l’intervento di Altavilla Aperta è stato molto importante. Avere un’opposizione finalmente attiva è una grande ricchezza per la nostra comunità. Però, per dovere di cronaca, io ‘sta cosa delle erbacce non l’ho sentita, e non ho visto tutta questa indifferenza negli atteggiamenti della maggioranza. Michele Gallo e Franco Amoroso hanno lavorato molto bene, si sono documentati perfettamente, e non solo sulla questione della scuola, ma anche su un altro punto importante all’odg, quello del regolamento del consiglio tributario. Le proposte di Altavilla Aperta sul consiglio tributario sono state respinte, e qui ci vorrebbe un articolo a parte, perché erano proposte molto sagge. Sulla questione della scuola, invece, ho visto una maggioranza in seria difficoltà, molto colpita dall’intervento di Michele Gallo, ma non superficiale, distratta e ridacchiante come descritto dal misterioso anonimo cronista. Lo dico ad onor del vero, perché la campagna elettorale è finita, e su questioni così importanti come questa della scuola il punto non è stabilire chi è più bravo. Il punto è trovare le soluzioni giuste per farci stare tutti tranquilli, ed assicurare ai nostri ragazzini una scuola sicura. In verità il sindaco è stato molto impulsivo, l’ho visto emotivamente un po’ provato, ed ha reagito in un primo momento respingendo tutto ciò che proponeva Altavilla Aperta. Ma poi gli altri consiglieri (soprattutto Giardullo) hanno fatto funzionare un po’ il cervello ed alla fine anche il sindaco si è convinto e si è approvata una parte della mozione di Michele Gallo. Se ho capito bene (adesso leggeremo il verbale) l’intervento di consolidamento della scuola è stato giustamente iscritto nel piano triennale delle opere da fare. Certo, la proposta di sgomberare la scuola non è stata accettata, ma per onore di cronaca devo dire che le facce degli amministratori erano molto preoccupate per la responsabilità che si assumevano, nessuno ridacchiava, e non mi pare avessero voglia di scherzare riducendo il problema al taglio delle erbacce. Anzi, dopo questa po’ po’ di responsabilità che si sono assunti nel non far chiudere la scuola, mi auguro che stiano già al lavoro per cercare urgentemente le soluzioni tecniche e i necessari finanziamenti. Se così non dovesse essere si farà bene ad incalzarli, e a continuare a chiedere conto. E’ da questo atteggiamento positivo e chiaro che verranno i giusti riconoscimenti al lavoro dell’opposizione. Lo screditamento stupido e fazioso dell’avversario, invece, non paga…. perché fa scadere la politica e la fa somigliare alle beghe delle tifoserie. Approfitto dell’occasione per riportare un’altra cosa riguardo all’ultimo consiglio comunale. C’era un operatore di una televisione locale (Alfonso Verruccio) a cui è stato impedito di usare le telecamere per riprendere la seduta, per mancanza di un regolamento che disciplini le riprese. Non va mica bene! Non sempre e non tutti possiamo andare ai consigli comunali. Abbiamo diritto ad essere informati correttamente sulle questioni importanti! Se manca un regolamento per l’accesso dei mezzi di informazioni nelle aule consiliari, si faccia al più presto. E nel frattempo non ci possono essere scuse: le riprese non possono essere vietate.

(Fonte: gruppo Facebook Altavilla Aperta)

11/12/11

Cento euro per l'organo di San Biagio

L'associazione Auriga Cilento ha indetto una raccolta fondi per ultimare il restauro dell’Organo della chiesa di San Biagio. Un'iniziativa che può essere estesa anche al recupero degli altri beni storico-artistici di rilevanza turistica.

Tanti proclami 'dall'alto' sulla riapertura delle nostre chiese, chiuse ormai da trentun anni sono caduti nel vuoto. Ecco perché le associazioni di cittadini possono promuovere e realizzare qualcosa di piccolo ma di concreto.

Ad Altavilla Silentina, dopo un lungo restauro, da diverso tempo è rientrato l’organo di eccellente fattura costruito nel 1778 da Silverio Carrelli da Vallo che per più di due secoli ha brillato sulla porta d’ingresso della chiesa di San Biagio, poggiato sulla splendida orchestra intagliata da Pietro Portanova. Per far fronte alle spese di restauro ci vogliono ancora 11.000,00 euro, oltre a quelli già stanziati dalla Diocesi.

"Natale è tempo di regali, così L’Auriga Cilento, su invito di Bruno Di Venuta, da sempre attento alle sorti del patrimonio artistico locale e con il benestare del parroco di Altavilla Padre Costantino Liberti, sensibile all’argomento, ha deciso di provare a farne uno grande alla sua comunità: offrire un aiuto concreto per la copertura delle spese di restauro dell’organo promuovendo una raccolta fondi fra i cittadini residenti e non, con l’invito a versare per ogni quota almeno 100,00 euro". Questo si legge sul sito dell'associazione per lo sviluppo locale, in cui si riporta anche che "l’Auriga darà il buon esempio impegnando da subito la prima quota e chiedendo alle famiglie, altre associazioni locali, agli Enti e alle aziende di fare altrettanto organizzando una colletta interna da versare a nome della realtà rappresentata".

Per garantire la trasparenza ed evitare le solite richieste a fondo perduto, nella prima fase saranno raccolte solo le adesioni, per cui fino al raggiungimento della cifra necessaria si tratterà unicamente di un impegno; nella seconda fase, a risultato raggiunto, sarà effettuato il versamento della quota per la quale ogni singolo soggetto si è impegnato. Ad ogni donatore sarà rilasciata una regolare ricevuta e le donazioni saranno riportate in una lista consultabile da chiunque.

Aggiungiamo che sarebbe un bell'incentivo riportare su un'apposita targa i nomi delle persone, delle famiglie e degli enti che avranno reso possibile il restauro dell'opera.


Per adesioni e informazioni è possibile consultare il sito dell’associazione L’Auriga Cilento (http://aurigacilentonews.blogspot.com) o contattare i promotori e garanti dell'iniziativa:

Don Costantino Liberti, tel. 0828 982026, e-mail altavillasdv@hotmail.it
Tiziana Rubano, tel. 347 7787155, e-mail tizianardm@fastwebnet.it
Bruno di Venuta, tel. 393 1615408, e-mail bruno@divenuta.it

10/12/11

Cronache dalla scuola media di Altavilla e di quando un test di inagibilità "si fa prendere dall’emozione del momento"…

Un cittadino ha risposto al nostro appello a raccontarci quello che è accaduto nel consiglio comunale speciale del 28 novembre dedicato all'ipotesi del trasferimento degli allievi della scuola media di Altavilla, a causa della certificata inagibilità della struttura.

(NB: Quello che segue è il racconto di uno dei cittadini presenti al consiglio comunale. Le affermazioni e le opinioni espresse nel post sono di chi le esprime in prima persona. L'AltrAltavilla non se ne assume la responsabilità ed è disponibile a pubblicare qualsiasi altra opinione contraria. Ricordiamo che è anche possibile pubblicare in tempo reale un commento a questo post.)


di un Altavillese

Detto così suona quasi come il titolo di una commedia. E in effetti di questo si tratta. È una tragicommedia recitata da vent’anni, è un gioco assurdo, una roulette russa giocata sulle spalle di povere anime innocenti: i bambini che frequentano la scuola media Giovanni XXIII di Altavilla Silentina, nonché il personale docente e non docente.
È il 28 novembre 2011, siamo nell’aula consiliare e, documenti alla mano, i consiglieri di minoranza avv. Michele Gallo e dott. Francesco Amoroso, dopo aver richiesto con urgenza questo consiglio comunale, snocciolano con dovizia di particolari le motivazioni che secondo loro dovrebbero portare alla immediata evacuazione dei bambini dalla scuola perché non è agibile e necessita di urgenti ed indifferibili lavori di ristrutturazione e consolidamento. Di argomenti l’avv. Gallo ne ha fin troppi, tant’è che per sintetizzare deve sforzarsi non poco, così come, nel frattempo, deve sforzarsi di non ascoltare i borbottii della maggioranza irritata.
Gallo parte dal lontano 1988, quando l’amministrazione comunale incaricò il tecnico comunale geom. Moccaldi di verificare attraverso ditta specializzata la staticità della struttura portante della scuola - intanto in aula l’assessore Giardullo confabula con l’assessore Perillo e ridacchiano insieme. La ditta che scelse Moccaldi è la Edil-Test di Battipaglia la quale, senza mezzi termini, nel 1989 evidenziò “valori insufficienti rispetto ai limiti di legge della resistenza caratteristica del calcestruzzo”, al che il geom. Moccaldi certificò l’inagibilità della scuola e quindi l’opportunità dello sgombero della stessa - in aula intanto tra i banchi della maggioranza qualche sbadiglio, un sms col telefonino e qualche sguardo alla platea aiutano a passare il tempo. L’unico che sembra attento è il presidente del Consiglio (Michele Ingenito, ndr). 
Ritornando al racconto dell’avv. Gallo, l’amministrazione comunale, non contenta dei risultati della Edil-Test, incaricò l’ing. Brigante a trovare argomenti validi a confutare i risultati. L’ing. Brigante fece le prove ma disse che ad interpretarle dovevano essere il Collaudatore ed il Direttore dei Lavori della scuola. Per la serie: “Acquaiuò, l’acqua com’è?”.
Ovviamente il Collaudatore e il Direttore dei lavori dicono che “l’acqua è fresca” e si ripristinò come d’incanto l’agibilità della scuola. 
Nel 2005, a seguito anche delle tragedie relative al sisma del 2002, fu stilata, ad opera dell’incaricato prof. Michele Candela (docente di Degrado e Diagnostica del Materiali presso la facoltà di architettura dell’Università di Reggio Calabria, ndr), una relazione sulla vulnerabilità sismica della scuola, nella quale si evidenziò senza mezzi termini che la scuola era vulnerabile eccome. Lo stesso docente consigliò una serie interminabile di interventi per rendere la scuola sicura e ad oggi, dopo ben sei anni, non è stato fatto un bel niente - intanto in aula il consigliere Gallo comunica che si sta avviando alla conclusione ed un sorriso liberatorio illumina il volto dei consiglieri di maggioranza. 
In sintesi, la scuola deve essere evacuata e consolidata. Questo è quello che chiede “Altavilla Aperta”,  che mi chiedo dove sia stata in tutti questi anni. 
A questo punto è il momento delle repliche. Sale in cattedra l’ing. Fusco e contesta quanto detto dal consigliere Gallo, assumendosi la responsabilità di aver mantenuto aperta in tutti questi anni la scuola: “Avete visto che fino ad ora ho avuto ragione e la scuola non è crollata?” - in aula tutti toccano gli amuleti più cari… -“Se non ho ritenuto che dovesse essere chiusa ci sarà un motivo?”“I test e le relazioni, quando si fanno sull’onda emotiva di tragedie appena vissute (si riferisce forse alle recenti alluvioni che hanno devastato diverse regioni d'Italia o alla tragedia della scuola di San Giuliano del 2002, ndr), non hanno tutta questa validità…”
Secondo me, caro Ingegnere, il motivo per cui l’ha lasciata aperta è che lei è semplicemente un incosciente e, se a lei piace giocare alla roulette russa, lo faccia pure ma senza mettere a rischio l’incolumità di anime innocenti! 
A questo punto prende la parola l’altra opposizione, quella che…non si oppone. Infatti, il consigliere Vincenzo Baione - appena svegliatosi ed ancora avvolto in un evidente stato di torpore - dice che lui si fida ad occhi chiusi (quelli del sonno) dell’ing. Fusco. Infatti, lui e il suo sindaco Antonio Di Feo in dieci anni non hanno fatto un gran che per la scuola in questione…Alias coda di paglia.
Finalmente è il turno del Sindaco, quello attuale, Antonio Marra. L’attesa è palpabile, ma lui, infastidito perché è in ritardo ad un compleanno, comincia a fare l’ingegnere, facendo una lezione di staticità strutturale degna della migliore università (Cepu) e dice che i bambini stanno bene lì e che forse l’anno prossimo stanzierà mille-duemila euro per tagliare le erbacce intorno alla scuola.
Intanto i bambini della scuola media pregano Sant'Antonio perché li assista.

Il documento di mozione presentato dal gruppo consiliare di opposizione Altavilla Aperta per lo sgombero immediato della scuola Giovanni XXIII
Mozione di Altavilla Aperta per lo sgombero della Scuola Media

Le foto della struttura (da Altavilla Aperta)

27/11/11

Altavilla Silentina. Un anno fa il crollo del muro (mai ricostruito)

Esattamente un anno fa il crollo del muro sottostante il Castello, in piazza Umberto I. Cosa impedisce a un'amministrazione pubblica (anzi due) di ricostruire un'opera infrastrutturale così centrale, anche per motivi di decoro urbano? Quali sono le problematiche connesse al ritardo di un anno? Quando sarà ricostruito questo pezzo di paese? E, soprattutto, quali aspettative di valorizzazione e sviluppo può avere una comunità in cui non si riescono a realizzare neppure le opere più urgenti? I cittadini di Altavilla vogliono sapere. Nel frattempo, chi vuole, può rispondere alla domanda sulla nostra pagina Facebook: http://www.facebook.com/laltraltavilla.

Natale 2011. L'angolo del presepe accende il centro storico altavillese

Il Natale Altavillese 2011 si prospetta ricco, grazie alle iniziative dell'associazione culturale e di volontariato "Altavilla Viva", intenzionata a rivalutare l'esperienza dei percorsi presepiali all'interno del centro storico. Come? Attraverso la promozione di opere (presepi) inedite.

Il tutto si svolgerà dal 16 al 18 dicembre e nei giorni del 24-25 dicembre e del 5-6 gennaio prossimi, quando le opere saranno messe in mostra e parteciperanno a un concorso che decreterà il miglior presepe. A breve si potrà votare l'opera preferita sul sito http://www.vivialtavilla.it/.
Alla manifestazione è connesso anche un concorso letterario per i ragazzi delle scuole altavillesi.

Trovate qui i regolamenti integrali dei concorsi:


































26/11/11

Lunedì alle 18 Consiglio comunale sull'inagibilità dell'edificio Scuole medie

Lunedì prossimo, 28 novembre dalle 18, in Consiglio comunale si parlerà del rischio connesso all'inagibilità - potremmo dire 'strutturale' - dell'edificio scolastico di via Peschiera. L'opposizione ne chiede l'immediato sgombero degli alunni a fronte di certificazioni provenienti da esperti dell'Università di Napoli e prodotte già molti anni fa. Ma non è tutto. Stando alla documentazione, sembrerebbe che l'edificio sia stato oggetto di errori di progettazione, che causano infiltrazioni d'acqua e che sembra abbiano compreso anche la violazione delle regole antisismiche. In poche parole, tutti noi, che abbiamo fatto le medie da una trentina d'anni a questa parte, siamo stati in pericolo, stando ai dati raccolti. Molti bambini sarebbero ancora oggi in pericolo. Un pericolo decennale, durante il quale si sono succeduti molti volti noti agli Altavillesi, responsabili che se ne sono semplicemente lavati le mani. Sempre stando a quanto raccolto dagli accusatori.


Ma perché questo problema viene fuori solo ora? Strumentalizzazione politica da parte di oppositori più accorti e specializzati che in passato o vera preoccupazione nei confronti della sicurezza dei bambini altavillesi? E perché, se così fosse, tutto è rimasto tacitato per così tanti anni?

L'AltrAltavilla seguirà l'evento, raccogliendo le vostre testimonianze dirette di cittadini che hanno esigenza di sentirsi rappresentati. L'AltrAltavilla racconterà le decisioni che verranno fuori dall'incontro tra i nostri amministratori.
Partecipate alla seduta di lunedì e scriveteci, commentando qui, sulla nostra pagina facebook o inviandoci un'email a laltraltavilla@gmail.com.
L'AltrAltavilla c'è. A documentare per voi tutto quanto si sta facendo per la sicurezza della nostra comunità. Luci accese e occhi aperti sulla nostra Altavilla.

10/11/11

L'ultimo saluto a Padre Antonio Polito in Brasile

Ieri l'estremo saluto all'altavillese Padre Antonio Maria Polito nella sua "Terra di Missione". La celebrazione si è tenuta nella parrocchia "Nossa Senhiora Aparecida” da lui fondata a Vitória da Conquista, Bahia.

Il sorriso dolce di Padre Antonio Polito
Missionario Vocazionista in Sud America
Sono stati celebrati ieri i funerali di padre Antonio Polito, il nostro compaesano, spentosi martedì scorso all’età di 83 anni, che ha dedicato una vita intera alle missioni in Sud America, portando alle popolazioni locali il servizio della Società delle Divine Vocazioni fondata dal Beato Giustino Maria Russolillo.
Padre Antonio Maria Polito, fondatore della parrocchia “Nossa Senhiora Aparecida” in Vitória da Conquista, in Brasile, è considerato dai suoi stessi parrocchiani “uno dei sacerdoti più amati della Società delle Divine Vocazioni”.
Padre “Popó”, per i suoi parrocchiani, era nato ad Altavilla Silentina il 9 dicembre 1928. Entrato nella congregazione dei Vocazionisti di don Giustino il 4 marzo 1941, prese i voti il 1 novembre 1947. Il 2 luglio 1953, a 26 anni, partì come missionario per il Brasile e fu ordinato sacerdote a Salvador di Bahia. Prestò la sua opera di pastore a Itaprica, Itambé, Encruzilhada e Vitória da Conquista a Bahia. È qui che fondò la parrocchia di Nostra Signora Aparecida, di cui fu anche il primo parroco.
Dal 1965 al 1968 è stato Superiore Regionale della Congregazione dei Vocazionisti in Brasile.
Nella vita missionaria di don Antonio c’è una parentesi importante in Argentina: qui, infatti, aprì la prima comunità vocazionista nazionale a San Juan.
Nel 1997 tornò in Brasile, a Itambé e Vitória da Conquista, dove ha vissuto fino alla fine dei suoi giorni. Era direttore spirituale per l’istruzione dei giovani, parroco e giornalista responsabile della rivista professionale “Spirit”, pubblicata dalla Congregazione Vocazionisti in Brasile. Nel marzo del 1964 fondò nella città di Itambé (Bahia), la Congregazione religiosa femminile “Volontarie di Cristo Re” e ne fu Direttore spirituale.
Ha anche pubblicato diversi libri per Edições Vocacionistas, l’ultimo dei quali, “Sessan’anni di Brasile Vocazionista” (titolo originale: “Sessenta anos de Brasil Vocacionista”) racconta la storia dei primi sessant’anni dei Vocazionisti in Brasile. Una storia che è per la quasi totalità anche la sua personale.
L'anno scorso è stata ristampata ad Albanella una sua opera in italiano, "In Terra di Missione".
Ieri i funerali del nostro don Antonio si sono svolti proprio nella parrocchia che aveva fondato a Vitória da Conquista. La messa è stata celebrata da padre José Carlos Lima, due sacerdoti concelebranti e altri nove rappresentanti delle parrocchie di Vitória da Conquista e di altre città della diocesi in cui Padre Polito aveva svolto la propria attività missionaria. Il sito della parrocchia di don Antonio riporta che “la chiesa era piena di fedeli che hanno voluto dare l'addio al fondatore della parrocchia, che ha lasciato un grande esempio di dedizione, zelo e amore di Dio in questi anni di servizio alla comunità”. E aggiunge che “è stata una festa segnata dal ricordo dei grandi momenti vissuti da Padre nella sua vita missionaria, con la certezza che le sue opere non mancheranno di tenere sempre viva la sua memoria all’interno della comunità”.
Era sua volontà quella di essere sepolto tra la sua gente e così è stato: dal tardo pomeriggio di ieri il suo corpo riposa nel Santuario di Nostra Signora Aparecida, nella città di Itambé, nel quartiere di Jurema.
Nel dare l’annuncio della scomparsa, dalla Parrocchia di Nostra Signora Aparecida hanno ricordato che “anche con salute cagionevole, negli ultimi anni non ha mai tolto tempo all’esercizio del suo ministero, ed è rimasto sempre un grande riferimento per la comunità cattolica”.

Foto del funerale di Padre Antonio Polito a Vitória da Conquista, Brasile (fonte originale: sito della Parrocchia "Nossa Senhiora Aparecida” di Vitória da Conquista, Bahia) 









Articoli su Padre Antonio Polito dal sito della parrocchia "Nossa Senhiora Aparecida” di Vitória da Conquista
Nota de Falecimento
Conheça um pouco da vida do Padre Antonio Polito
Comunidade se despediu do fundador da Paróquia Nossa Senhora Aparecida

09/11/11

L’ultimo lavoro di Padre Antonio Polito: Sessant'anni di Brasile Vocazionista

di Bruno Di Venuta 

Padre Antonio Polito arrivò in Brasile nel luglio del 1953 dove l’attendeva Padre Maurizio Lombardi. Insieme raggiunsero Salvador di Bahia alle 7,30 della mattina del 22. Dal porto, con altri confratelli del posto, si recò alla residenza vocazionista di Lapinha e poi all'isola di Itaparica. Le sue missioni sono  state molteplici e si sono svolte tra il Brasile e l’Argentina. Aveva espresso a Don Giustino la volontà di fare il missionario in Africa, ma il Signore gli aveva assegnato un’altra destinazione: il Brasile.  Questa terra era diventata la sua casa e brasiliani erano i suoi familiari che non ha voluto mai abbandonare. Quando ritornava in Italia raccontava le sue esperienze, le tante situazioni di pericolo che ha affrontato e che ha superato con l’aiuto di Cristo.  Aveva rifiutato, quando l’età avanzata e i primi malanni l’hanno colpito, il rientro in Italia perché non voleva lasciare i suoi figli brasiliani con i quali conviveva da decenni e con i quali voleva continuare a vivere anche quando l’avrebbe chiamato il Signore. La sua volonta è stata rispettata. 
Con la sua scomparsa Altavilla perde un illustre concittadino che ha sacrificato la propria vita per il prossimo e per i più deboli. 

Quindici giorni fa ho ricevuto l’ultimo lavoro di zio Antonio nel quale racconta i 60 anni della Fondazione Vocazionista in Brasile. Si tratta di una pubblicazione scritta in portoghese, pubblicata da Edicoes Vocacionistas di Vitoria De Conquista. 

Nella prefazione Padre Antonio Rafael do Nascimento (Assistente Geral das Missoes Vocacionistas)  scrive che Padre Antonio Polito fa una retrospettiva della storia della Società delle Divine Vocazioni in Brasile evidenziando l’ importante ruolo sociale che i  vocazionisti hanno avuto in Brasile; hanno costruito, costruiscono e continueranno a costruire nel pieno rispetto del motto di Padre Giustino Russolillo “sempre più e sempre meglio, sempre avanti e sempre più in alto!”.
Padre Antonio racconta che l'iniziativa missionaria è una delle caratteristiche della Congregazione e le missioni all'estero  incominciarono dopo la seconda guerra mondiale. Quella brasiliana nasce per puro caso. Nel maggio del 1946, Monsignor  Carlo Chiarlo,  nominato Nunzio Apostolico in Brasile, doveva imbarcarsi a Napoli per espletare la sua missione ecclesiastica. Arrivato al porto molto tempo prima della partenza della nave, per ingannare il tempo, cominciò  a visitare la città. Fu così che scopri la Casa Madre della Congregazione ai Camaldoli, ed incontrò  il fondatore, il Beato Don Giustino Russolillo.

Nell'incontro ebbe diverse notizie sulla finalità della Congregazione e promise che arrivando in Brasile si sarebbe interessato per iniziare anche in questa terra le missioni estere vocazioniste;  fu così che  il Vescovo di Salvador Bahia ne fece richiesta ed il 18 aprile del 1950 partirono da Napoli i primi tre missionari: Padre Ugo Fraraccio,Padre Franco Torromacco e Fratel Giuseppe Prisco. Arrivarono il 13 maggio a Salvador e furono ospiti del Seminario Regionale di Bahia. Il 2 luglio  si trasferirono ad Igreja de Lapinha, nel rione Liberdadae, per gestire due parrocchie con piú di novantamila abitanti (oggi lo stesso quartiere è diviso in dieci parrocchie).

Nel mese di novembre arrivarono altri Vocazionisti, due sacerdoti e sette studenti, e a dicembre l'Arcivescovo affidò loro tutta l'isola di Itaparica (nel Golfo di Bahia, superficie di 12x42 Kmq). Nel luglio del 1953 arrivarono nuovi missionari che furono impiegati nella savana a Riachão do Jacuipe e un'altra nella Mata Atlantii a Itambé dove furono aperti un collegio e  due parrocchie. Tutte le parrocchie create avevano una competenza su quasi  5000 Kmq. Negli anni seguenti, con l'arrivo di altri missionari, si aprirono altre missioni che tanto hanno realizzato nella vita sociale delle povere popolazioni brasiliane.

Dalle missioni del Brasile partirono anche i primi missionari per  l'Usa, l’Argentina, la Colombia, l’Equador, la Nigeria e Madagascar. Infatti i primi capitolari e membri della Direzione Generale non italiani furono proprio di origine brasiliana, come il primo Vescovo Vocazionista che attualmente è Vescovo ausiliario di Newark (Usa).

Nel 1962 si organizzò l'Istituta Apostole Vocazioniste della Santificazione Universale. Furono fondati anche due rami vocazionisti: Suore Volontarie di Cristo Re e Comunità dei Figli della Luce. Nel 1954 arrivarono anche le Suore Vocazioniste.

Nel libro, inoltre sono raccontate le esperienze vissute da altri Vocazionsti e le numerose conquiste ed opere realizzate in terra brasiliana. 16 foto testimoniano l’arrivo dei primi gruppi di vocazionisti ed alcune strutture realizzate in questi sessant’anni.

08/11/11

Ci lascia don Antonio Polito, missionario altavillese in Brasile

Ho avuto la fortuna di conoscerlo circa un anno fa, forse per troppo poco. Non così poco per apprezzarne l'integrità morale e la grande umanità. Padre Antonio Polito ha voluto morire laggiù, a Vitoria de Conquista, in quella che era diventata la sua "Terra di missione".
Sacerdote discepolo di don Giustino Maria Russolillo, giornalista e autore di diversi libri su tematiche religiose ("Terra di missione", ristampato di recente, è uno di questi) aveva fondato in Brasile la prima comunità vocazionista.
Ci lascia a 83 anni un altro grande altavillese, che ha portato nel mondo il talento e l'umanità della nostra terra.

Il profilo di Bruno Di Venuta
Il profilo di Oreste Mottola

02/11/11

La Tarsu condominiale non è dovuta

Bruno Di Venuta è stato protagonista di un confronto acceso con l'Ufficio Tributi altavillese, che ha portato a dichiarare non validi i tributi relativi alla tassa sulla spazzatura per le parti condominiali conferite al nostro Comune dal 2007. E i cittadini che hanno pagato? Potrebbero chiedere il rimborso totale delle cifre versate. Ma in quanti lo sanno? E cosa fa il Comune per informare i cittadini sui loro diritti?


di Bruno Di Venuta


Mentre nella vicina Albanella, per i buoni risultati ottenuti nella raccolta differenziata, l’imposta Tarsu 2010 è stata ridotta del 20%, ad Altavilla, malgrado i riconoscimenti esterni (come comune riciclone) più volte vantati in questi anni dall’amministrazione precedente, si va in controtendenza ed addirittura, anziché diminuire la tassazione, l’Uffico Tributi del comune di Altavilla ha cercato di far pagare, a partire dall’anno 2007, la tassa anche su parti immobiliari, che gli art. 5 ed 8 dal regolamento comunale Tarsu, vigente nel comune, rendono non assoggettabili al tributo. Dal lontano 2007 ad alcuni (e solo ad alcuni) condomini altavillesi, è stato chiesto di versare il tributo accertato dall’ufficio e malgrado le continue segnalazioni e comunicazioni nelle quali il contribuente evidenziava l’iniquità della tassazione, l’Ufficio, anziché verificare le continue contestazioni dei contribuenti, ha pensato bene di andare avanti fino ad attivare la procedure dell’accertamento del non riscosso.


L’art. 5 (comma 2 punto c) del Regolamento Comunale indica non tassabili le parti comuni del condominio di cui ai numeri 1 e 3 dell'art, 1117 del Codice Civile (ovvero: "il suolo su cui sorge l'edificio, le fondazioni, i muri maestri, i tetti e i lastrici solari, le scale, i portoni d'ingresso, i vestiboli, gli anditi, i portici, i cortili e in genere tutte le parti dell'edificio necessarie all'uso comune"). Inoltre la stessa previsione è rafforzata anche dall’art. 8 dello stesso regolamento, ovvero “nel caso in cui venisse accertata la produzione di rifiuti nelle parti condominiali, il Comune, ai sensi dell'art. 63 del D.Lgs. 507/1993, puo’ aumentare la superficie tassabile dei singoli condomini secondo una apposita tabella creata dall’ufficio stesso".

Per ben quattro anni e fino al 18 agosto 2011, l’Ufficio tributi ha riscontrato verbalmente, con risposte evasive e in qualche caso anche ridicole, che l’imposta era più che legittima in quanto era stata invocata verbalmente una norma di legge che, se esistesse, sicuramente nella gerarchia delle fonti potrebbe essere superiore al regolamento, ma non è stata mai indicata sia in modo formale che informale in quanto sicuramente non applicabile al caso, o ai casi, individuato/i dall’ufficio. Malgrado le proteste ed i chiarimenti richiesti dai cittadini e a loro spettanti per legge, nel mese di giugno viene recapitato ai condomini inadempienti il ravvedimento Equitalia per il mancato pagamento delle somme addebitate dall’Ufficio. A nulla sono valse, ancora una volta, le richieste di chiarimenti, debitamente protocollate ed inviate all’Ufficio Tributi nel mese di giugno dimostrando, così, di agire in palese violazione di legge sia per quanto riguarda l'applicazione della Tarsu che per il mancato rispetto dei termini del relativo procedimento amministrativo.

La ‘querelle’ si riesce a sbloccare solo grazie all’intervento del vicesindaco Franco Cembalo e del sindaco Antonio Marra i quali, essendo stati messi a conoscenza di quanto accaduto, hanno chiesto al Segretario Comunale (responsabile del personale) di fare i dovuti controlli e verifiche su quanto denunciato dal contribuente. Il risultato della verifica è arrivato dopo poche ore e il risultato è che gli atti emessi dal 2007 fino ad oggi sono risultati impropri e quindi da ritirare ed annullare.

Domanda: e i condomini che in questi anni hanno versato l’imposta? L’ufficio dovrebbe rimborsare gli importi riscossi secondo quanto previsto dalle normative vigenti in materia.

Gli interrogativi sul comportamento tenuto dall’Ufficio, su tutta questa vicenda, sono tanti e ciò che più colpisce è stata l’arroganza mostrata verso il contribuente, che ha dimostrato la totale mancanza di conoscenza dei termini "trasparenza", "partecipazione" e "disponibilità" che, come richiesto dalle Autorità amministrative nazionali, dovrebbero essere i fiori all’occhiello della Pubbica Amministrazione, sia centrale che Locale.


Basta fare una piccola consultazione in Internet e leggere che “trasparenza e partecipazione sono i pilastri basilari delle regole di condotta della pubblica amministrazione, che consentono alla parte privata, ovvero il cittadino, di comprendere appieno le decisioni adottate, confermando la tendenziale coincidenza tra obiettivi perseguiti e utilizzo del potere conferito". La norma dispositiva di riferimento è dettata dall’articolo 3, della legge n. 241 del 1990 del procedimento amministrativo e riguarda la formazione degli atti amministrativi in contraddittorio con gli interessati, "dovendo sempre comunicare agli stessi l’avvio del procedimento, segnando una regola aurea di civiltà giuridica non potendo, la pubblica amministrazione, interferire con il privato cittadino senza garantire alcuna forma di partecipazione”. La partecipazione esprime, nella sua semplicità, la possibilità di accedere alla documentazione amministrativa e il diritto di presentare memorie e documenti che l’amministrazione pubblica ha l’obbligo di valutare prima di emettere il provvedimento finale.

Dopo questa triste esperienza credo che in mancanza, nel nostro Comune, di uno sportello che tuteli i diritti dei cittadini, sia urgente la nascita del tanto sospirato Comitato Cittadino perché i cittadini devono essere tutelati nei propri interessi, evitando così di essere tartassati con eventuali imposizioni inique ed illegittime. Bisogna dare la possibilità, senza alcuna preclusione e nei termini stabiliti dalla normativa vigente, di verificare quanti e quali sono i cittadini contribuenti iscritti, con le relative competenze, nei diversi ruoli dei tributi comunali. Si può pagare meno solo se pagano tutti!

23/10/11

Incendio al Municipio di Altavilla

Questa mattina, intorno alle 11, si è verificato un incendio in un locale adibito a deposito dell'edificio comunale di Altavilla. Si teme la pista dolosa, ma è in corso un rilievo della polizia municipale locale, che saprà fornirci qualche chiarimento in più. L'incendio ha distrutto una macchina spazzatrice - quella regalata dal Comune di Torino al comune di Altavilla Silentina? - e, alcune prove geologiche per il procedimento di una serie di lavori pubblici e gli atti relativi ai pagamenti della Tarsu, l'imposta sulla spazzatura. "Non so ancora se può essere stata una ragazzata o dobbiamo pensare a qualcosa di più grave", ha commentato Antonio Marra, il sindaco, che ha contribuito personalmente a spegnere il fuoco.
Vi daremo notizie più precise appena avremo ulteriori aggiornamenti.


26/09/11

Padre Guglielmo Di Agresti. Il ricordo di Bruno Di Venuta nel decennale della scomparsa


Il 24 settembre di dieci anni fa moriva padre Guglielmo. Figura carismatica quanto riservata di sacerdote e studioso, che ha lasciato un segno nella letteratura a livello internazionale. Il ricordo di...

Bruno Di Venuta jr.


In queste righe voglio ricordare colui che, oltre ad essere un amico di famiglia ed un vero altavillese, è stato un grande studioso che ha lasciato un segno indelebile nel mondo culturale europeo.
Padre Guglielmo (al secolo Domenico Di Agresti) ha fatto il suo ultimo viaggio ad Altavilla il 24 settembre 2001, accolto da amici e parenti, per raggiungere i suoi genitori, Guglielmo e Giovanna, sepolti nel cimitero di Altavilla. L’unico “rammarico” di quella triste giornata e di quanto avvenuto in questo decennio, è che nessuna istituzione, malgrado il suo grande amore per Altavilla e la sua onestà e capacità intellettuale, abbia ricordato la sua figura di inestimabile valore culturale ancora oggi apprezzata nelle sue pubblicazioni presenti nelle biblioteche di tutto il mondo.

L'amore per Altavilla - Il suo amore per Altavilla, i ricordi di infanzia e le amicizie paesane, “lo costringevano” a tornare spesso al paesello natìo per viverlo, discuterlo e descriverlo anche in diversi suoi lavori. Le sue lunghe passeggiate altavillesi per San Martino, per Via Belvedere, per i Franci, e per la foresta (che lo incantava quando si affacciava sul balcone della sua casa in Via Borgo) con Oreste, Piero, Fernando, gli incontri culturali con diversi giovani sul sagrato della chiesa di San Biagio, erano momenti di riflessione e di confronto su argomenti religiosi, su temi di carattere sociale di respiro nazionale e internazionale e sulla vita socio-politica altavillese. Padre Guglielmo amava moltissimo Altavilla e, ogni qualvolta ci ritornava, la sua sofferenza, rispetto ad una realtà paesana sempre più critica, lo lasciava atterrito e sbigottito in quanto non riusciva a comprendere l’assoluto immobilismo dei politici locali nell’affrontare problematiche sociali ed amministrative che sicuramente, continuando su quella strada, avrebbero portato il paese su “binari morti”. E, purtroppo, vista la situazione attuale, aveva perfettamente ragione!
L’amore di Padre Guglielmo per Altavilla si evince in viaggio virtuale riportato in uno dei suoi scritti: “...Ci si avvia poi verso l'alto della collina, dove il paese, sornione, sembra poggiare la sua testa tra il pallido argento degli ulivi e l'intenso verde bottiglia della sua Chianca, della sua Macchia, della sua Foresta, col suo sonnecchiante castello attorniato dalle varie chiese, ricordo e storia d'un mondo che fu; ma anche qui risalta subito, inerpicandosi verso la cima, tutto nuovo quel panoramico Belvedere, dalle cui finestre l'occhio si sazia, in avanti, d'infinito, verso il golfo di Salerno e, ancora più oltre, nelle limpide serate estive, verso Capri, mentre alle spalle si ergono maestosi gli Alburni tinti di azzurro...”
La sua grande delusione e la voglia di fare qualcosa o lanciare un allarme, traspare già nello scritto del 1992 “Tra memorie e Desideri”: “… Son via da quarant’anni. Con che diritto posso ancora parlare di Altavilla? Con un solo diritto, quello del cuore che vi ho lasciato nel partire: la casa, gli affetti, i volti, quell’aria natìa che ad ogni ritorno sembra farti ringiovanire. Strappate le radici ad un albero: lo fate morire; lo potete trapiantare, si abituerà ad altri climi e ad altre condizioni, ma non può perdere le sue radici se vuol sopravvivere. Queste fanno parte della sua struttura, del suo modo di vedere, di pensare, di lavorare; sono parte intrinseca, essenziale della sua persona. Ecco, dunque, ciò che mi dà il diritto di parlarne – anche dopo quattro decenni di lontananza – e poiché questo diritto è naturale, perciò fondato sull’amore, diventa anche un dovere”.

Critico per amore - Una critica forte, ma molto importante, viene anche mossa nell’analizzare la religiosità e la cultura altavillese. La religiosità popolare altavillese, legata alle tante chiese e cappelle votive, alle quali si accorreva per la protezione o per un miracolo, oggi sono terribilmente abbandonate. Esse “davano l’impressione che tutto il tessuto altavillese fosse impregnato di religiosità, di soprannaturale, di richiamo al divino, al trascendente…Nella realtà è inesistente perché priva di una vera e propria formazione; si ricorre a Dio ed ai Santi solo nel momento del bisogno. Che incidenza le feste patronali paesane abbiano nella vita “religiosa”, ossia nella “moralità”, nel rapporto con Dio o nel tessuto della comunità, crediamo nessuno”.
Dopo aver denunciato l’aspetto ‘festaiolo’ della religione altavillese, diceva: “… Accanto al vuoto religioso dietro la facciata festaiola, ecco apparire un altro vuoto, non meno profondo: quello culturale. Volete le prove? Non c’e’ una biblioteca pubblica funzionante ove poter attingere, non c’è un circolo ove potersi riunire e discutere di letteratura e di scienza, di arte e di politica, non c’è un ambiente ove poter mettere a confronto idee ed esigenze, dibattere problemi ed aspetti, proporre soluzioni, indagare nel passato, con le sue ombre e con le sue luci per proiettarsi nel futuro. Lo dico con tristezza profonda: la vita culturale della comunità (non di questo o di quello) è inesistente...Ciò che mi spinge a parlare così, ad essere persino impietoso nel sottolineare le carenze, è solo l’amore per la mia terra natìa ed il maggiore amore è dire la verità, tutta intera. Non ho la ricetta bella e pronta per i suoi mali profondi, perché tali io li reputo. Avrei tuttavia dei “desiderata da proporre”. Qualcuno forse attuabile e qualche altro utopistico. Ma visto che esiste una Cooperativa (Cooperativa Rinascita del Calore, ndr), mi son chiesto, perché non suggerire?
Una prima linea riguarda il passato. Tutto un mondo, durato secoli, nel volgere di pochi anni è pressoché scomparso; qua e là si trova ancora qualche resto. Bisognerebbe raccogliere il tutto perché non vada perso, per capire e far capire un tipo di civiltà tutta propria di Altavilla. Si potrebbe cominciare con una raccolta di fotografie o di schizzi di strade, di case, di angoli scomparsi…ricordi di persone, ricerche di costumi e di tutto ciò che han lasciato qualche traccia nel tessuto della vita cittadina”.
Non vado oltre, mi chiedo solo se oggi, dopo diciannove anni, ad Altavilla sia cambiato qualcosa! Lo scritto di Padre Guglielmo, purtroppo è ancora attuale!

La grande delusione - Il peggiore soggiorno altavillese di Padre Guglielmo credo sia stato quando negli anni ‘90, recatosi al Comune di Altavilla, ha incontrato gli amministratori comunali per comunicare la volontà di donare tutta la sua biblioteca (oltre 5000 volumi nazionali ed internazionali) alla Biblioteca del Comune di Altavilla. Ebbene la risposta dell’allora amministrazione fu: “Padre questa donazione ci crea un grosso problema perché non abbiamo persone e strutture in grado di gestire questa mole di volumi”. Padre Guglielmo, con il sorriso “di rabbia” ringraziò e pose le proprie scuse agli amministratori. Oggi, quei volumi sono a Roma, presso la biblioteca dell’Università LUMSA (Libera Università Maria Santissima Assunta).

La grande soddisfazione - Nel mese di ottobre, anno 2000, la redazione della “Collina degli Ulivi” riceve il ringraziamento di Padre Vincenzo Barbieri, un padre gesuita di Milano, deceduto a dicembre 2010, che ha dedicato la sua vita al fianco dei più deboli. Padre Barbieri scrive: “Padre Guglielmo Di Agresti mi ha portato l’assegno di Lit. 3.816.000 per l’adozione a distanza di ben sei bambini africani, di cui mando le foto ed i nomi. Mi ha detto che questa somma è il frutto d’una colletta fatta in occasione della Festa del Vostro paese, a cui molti di voi hanno partecipato. Mentre quasi ogni giorno l’opinione pubblica è frastornata da notizie su stragi di bambini innocenti in seguito a guerre crudeli anche se non dichiarate, sullo sfruttamento del lavoro minorile, sul commercio di organi, sula prostituzione infantile, la notizia che persone come voi si danno da fare per aiutare bambini bisognosi a nutrirsi, andare a scuola, a crescere onestamente, non può che rischiarare l’orizzonte che altrimenti rimarrebbe cupo e far ben sperare che tante persone di buona volontà si uniscano per contrastare il male nel mondo con efficaci opere di bene”. Padre Guglielmo era ben contento di questa iniziativa che aveva visto l’impegno di alcuni giovani altavillesi che, in occasione della Festa della Madonna di Montevergine, erano riusciti ad organizzare una raccolta fondi da utilizzare nell’aiuto ai più deboli.

Chi è Padre Guglielmo - Padre Domenico Di Agresti nasce ad Altavilla, in Via Borgo San Martino, da Gugliemo Agresti e Giovanna Molinara. Frequenta le scuole elementari ad Altavilla e riceve una educazione religiosa dai Padri vocazionisti e dalle suore altavillesi. Entra nell’ordine domenicano e si distingue subito per la passione per lo studio e l’amore per la ricerca della verità. Plurilaureato, ha trascorso la sua vita impegnandosi in ricerche, soprattutto di carattere storico, su autori di grande respiro nella cultura italiana e oltre e nell’insegnamento, prima a Firenze e poi a Milano. Ha pubblicato la “Collana Ricciana” (dodici volumi), 1963-1976, e “Sviluppi della riforma monastica savonaroliana”, 1980. Tra i suoi saggi più importanti “Gli scritti inediti di Giovanni Dominici sulle origini dell'Umanesimo”, Pistoia 1970, Caterina de' Ricci. L'esperienza spirituale della Santa di Prato”Prato 2001, Agiografia e iconografia. Dalla città al chiostro (2001)”, “Girolamo Savonarola”, 2000.
Volevo evidenziare che la Collana Ricciana è stata pubblicata dall’editore Leo S. Olschki di Firenze,  che pubblica solo scritti molto selezionati e presenti nelle migliori biblioteche mondiali con opere di riconosciuta qualità scientifica.
Ha pubblicato inoltre raccolte di poesia, articoli ed estratti su riviste e quotidiani nazionali; le pubblicazioni si trovano ancora oggi nei cataloghi Rizzoli, Feltrinelli, Mondadori, Zanichelli. La sua capacità e la sua bravura hanno avuto un grande apprezzamento e riconoscimento a livello internazionale e oggi il suo nome è presente nel Dizionario degli autori italiani contemporanei.

Il mio grazie a Padre Guglielmo - La mia iniziativa, che parte con questo breve ricordo, proseguirà in questi mesi con la preparazione di una mostra fotografica sulla vita e le opere di Padre Guglielmo. Chiederò inoltre l’apporto di associazioni culturali altavillesi e del Comune per organizzare, nel periodo natalizio, l’allestimento di una mostra ed un convegno ad Altavilla.



24/07/11

Uno studio antropologico per la Festa di Sant'Antonio

Aldo Colucciello è un antropologo che ha deciso di venire a studiare la festa di Sant’Antonio ad Altavilla. Per la sua attività serve il sostegno economico degli attori locali, che hanno tutto l’interesse a promuovere, anche in termini culturali, il nostro territorio.

L'antropologo Aldo Colucciello ad Altavilla Silentina
Nei giorni della festa di Sant’Antonio di quest’anno, l’associazione Argonauta, presieduta dall’altavillese Virgilio Mari, ha ospitato un interessante convegno tenuto dall’antropologo Aldo Colucciello e dedicato alle Cente, come espressione culturale tipica di molti rituali sparsi un po’ in tutto il sud del mondo. L’antropologia si occupa proprio di studiare i comportamenti umani all’interno delle comunità e delle società.
Nell’ambito dei suoi studi, Aldo Colucciello è interessato ad avviare una ricerca ad Altavilla Silentina, incentrata sulla festa di Sant’Antonio. Obiettivo: creare un video documentario sulla festa altavillese per antonomasia. “La ricerca, e quindi il prodotto finale, si muoverà su due livelli: uno tecnico e uno divulgativo”, mi spiega Aldo, che è alla ricerca di finanziamenti per quest’attività. “Per una ricerca completa occorrerebbe un anno di lavoro, durante il quale mi trasferirei ad Altavilla”. Una ricerca per cui occorrerebbero almeno 20 mila euro. Aldo è comunque intenzionato a portare avanti lo studio, anche se in maniera ridotta e non certamente esaustiva. “Nel caso in cui non dovessi trovare i finanziamenti, organizzerò uno stage autofinanziato di dieci-dodici giorni, compreso quello della festa”. La sua associazione, Brio (che sta per “Brillanti realtà in osservazione”), organizza, infatti, delle ‘battute’ di documentazione foto e video per esperti o amatori, che si autofinanziano. Ma non sarebbe la stessa cosa, ovviamente. 
Inutile dire che la ricerca di Aldo sulla festa di Sant’Antonio sarebbe un modo per valorizzare le risorse culturali del nostro territorio, anche in un’ottica di interesse turistico. “I vettori culturali possono realmente muovere l’economia di un territorio. E un turismo culturale è un turismo di nicchia, che attira esperti e appassionati ed è sicuramente un turismo sostenibile”, afferma Aldo. Ecco il motivo per cui gli enti locali, ma anche gli attori economici del nostro territorio hanno tutto l’interesse a sponsorizzare una ricerca di questo tipo. “La Campania”, aggiunge, infatti, Aldo, “ha un grosso problema: realtà e città principali attraggono gente da tutto il mondo, mentre l’entroterra resta totalmente fuori da questi flussi”. Flussi turistici – e quindi economici – assolutamente di qualità, come ci dicevamo prima.
Uno degli approcci di ricerca preferiti da Aldo è quello della cosiddetta “antropologia visuale”, in cui si racconta attraverso l’immagine, riducendo il più possibile il testo, che è sempre, in qualche modo, veicolo di interpretazione. Con questa tecnica, Aldo ha effettuato degli stage documentaristici in Messico, in occasione della tradizionale ‘Festa dei morti’. Aldo mi spiega che, nei paesi a grande vocazione contadina, la festa consiste nella riproduzione dei gesti della vita quotidiana, in maniera amplificata e abbellita, a scopo devozionale.
Aldo è un esempio di talento campano riconosciuto anche fuori dal territorio. La sua associazione, Brio, ha sedi a Benevento, Napoli, Campobasso e Matera e conta soci - soprattutto ricercatori - in diverse parti del mondo. Di origini avellinesi, si è laureato in Lingue e civiltà orientali all’Istituto Orientale di Napoli, dove ha studiato hindi e inglese. Dopo il dottorato in Discipline demo-etno-antropologiche all’Università di Roma la Sapienza, Aldo ha iniziato a collaborare, come docente e ricercatore, con l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli e con l’Università di Macerata. Il suo intesse specifico di ricerca è l’Indologia.
“Come ricercatore mi interessa creare la tensione giusta per innescare il dibattito. Lo scopo dell’antropologo è quello di fissare la cultura in quell’esatto momento, fissando allo stesso tempo un punto di riferimento per le persone, che hanno bisogno di riconoscersi”. Anche per questo, l’intento di Aldo è sempre quello di studiare non solo le pratiche, ma anche le persone stesse che le attuano.
Sarebbe importante, per noi come comunità, raccogliere questa proposta. Soprattutto sarebbe opportuno che le nostre istituzioni si attivassero per sostenerla e finanziarla, come strumento di marketing territoriale, ossia di valorizzazione del territorio e delle sue risorse a scopo economico. Nell’ottica di uno sviluppo pienamente sostenibile.

21/07/11

A Capaccio mostra internazionale d'arte "Odissea" dal 23 luglio al 7 agosto

L'AltrAltavilla vi consiglia questa escursione artistica, a cui potrete abbinare una bella passeggiata a Capaccio Vecchio con sosta alla Madonna del Granato o al santuario del Getsemani.



16/07/11

Il video dell'esposizione dello scapolare di Giovanni Paolo II ad Altavilla Silentina

Ecco il video dell'evento religioso del 9 luglio 2011, che ha permesso ai cittadini di Altavilla Silentina di ospitare una reliquia di uno dei papi più amati della storia recente: il Beato Giovanni Paolo II. Padre Lucio Zappatore, della parrocchia romana di S. Maria Regina Mundi, ha condotto la celebrazione. Da non perdere la recita delle poesie scritte da padre Lucio in onore del papa beato.
L'evento è il frutto della collaborazione tra Bruno Di Venuta, nostro compaesano trapiantato a Roma, e il parroco di Altavilla don Costantino Liberti. Insieme si fanno cose importanti. Speriamo sia solo l'inizio di una serie di attività volte alla valorizzazione del nostro patrimonio storico-religioso.


02/07/11

Ad Altavilla Silentina lo scapolare del Beato Papa Giovanni Paolo II

Presto un evento religioso di eccezionale importanza toccherà Altavilla Silentina. Sabato 9 luglio 2011 nella chiesa del Carmine, infatti, sarà esposto alla devozione dei fedeli lo scapolare della Madonna del Carmine appartenuto al Beato Papa Giovanni Paolo II.

La reliquia giungerà in paese nella tarda mattinata di sabato accompagnata da Padre Lucio Zappatore, parroco della chiesa romana ove essa è conservata, la Santa Maria Regina Mundi.

Lo scapolare, testimonianza della grande devozione di Wojtyla alla Madonna del Carmine, corredato dalla dichiarazione di autenticità, era giunto a Roma da Cracovia il 6 ottobre 2005, portato da Suor Tobiana Sobotka, colei che la sera del 2 aprile 2005 raccolse le ultime sante parole del Papa Buono: "Pozwólcie mi odejsc do domu Ojca...", "Lasciatemi tornare alla casa del Padre...".

Così come Padre Lucio aveva promesso a suor Tobiana, l'angelo custode del Papa, la reliquia è stata esposta per la prima volta a Roma in occasione della beatificazione di Giovanni Paolo II. Il parroco, inoltre, sollecitato dal nostro campaesano Bruno Di Venuta in quei giorni garantì anche che, dopo la capitale, sarebbe stata Altavilla Silentina la prima località ad ospitare il sacro dono.

Ci uniamo dunque ai ringraziamenti di Bruno Di Venuta a Padre Lucio e la sua parrocchia Regina Mundi di Roma, al Parroco Don Costantino Liberti e alla Congrega del Carmine per la massima disponibilità e collaborazione nella realizzazione di questo evento.



25/06/11

Sant'Antonio 2011. Immagini dalla festa più amata dagli Altavillesi [VIDEO]

Sant'Antonio è il santo più venerato ad Altavilla Silentina, pur non essendone il patrono. Merito delle tante grazie ricevute dagli Altavillesi. In paese si ricorda quello storico del 1799, in cui il Santo liberò la città dall'attacco dei Sanfedisti. Da allora (o forse prima?), ogni anno, la statua lignea che raffigura il predicatore di Padova visita una per una le case del borgo nella lunghissima giornata del 13 giugno. Quest'anno abbiamo documentato per voi, vicini e lontani, le immagini della festa più amata dalla nostra comunità.
Il video è in tre parti, raggiungibili dalle etichette in sovraimpressione che trovate all'inizio e alla fine del video stesso.
Per comodità, vi riportiamo anche qui di seguito i link per raggiungerle:
Prima parte: http://youtu.be/HY90gai6kT4

23/06/11

Premio Best Practices per l'Innovazione Salerno

Giovedì 23 e venerdì 24 si tiene a Salerno il quinto Premio Best Practices per l'Innovazione. L'AltrAltavilla trasmette la diretta dell'evento dalla sede di Confindustria Salerno.

Oltre a seguire l'evento in tempo reale, è possibile votare i migliori progetti in gara, cliccando sulla scheda del progetto: http://www.premiobestpractices.it/premioinnovazione/category/vota/


Watch live streaming video from irnochanneltv at livestream.com

31/05/11

La nuova Giunta comunale altavillese

Sono state assegnate le cariche relative alla nuova Giunta del Comune di Altavilla Silentina. 

Michele Ingenito: presidente del consiglio comunale
Francesco Cembalo: vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, all'ambiente, sanità, manutenzione e viabilità
Ivano Cembalo: assessore alle attività produttive, al commercio e all'agricoltura
Enzo Giardullo: assessore alle risorse finanziarie, politiche sociali, rapporti istituzionali e ricerca fondi europei
Pasqualino Perillo: assessore all'urbanistica, edilizia, patrimonio e cultura
Angelo Reina: consigliere con delega allo sport, turismo e politiche sociali
Giuseppe Polito, Davide Cembalo: consiglieri

Facciamo l'in bocca al lupo ai nuovi amministratori e speriamo che siano sensibili alle esigenze dei cittadini, nel quotidiano.

25/05/11

Post-elezioni. Un’altra Altavilla è possibile?


Altavilla Silentina, come tutti ormai sapete, dal 16 maggio ha un nuovo sindaco, nella persona di Antonio Marra, e una nuova amministrazione comunale. Ma abbiamo una nuova Altavilla all'indomani del voto?

Bilanci
Innanzitutto, gli amministratori espressi gravitano nel circuito politico altavillese quasi tutti da un po’ di tempo. La lista Marra, che ne era un concentrato, ha conseguito il 52,09%, contro il 23,41% della lista di Michele Gallo (quella con più volti nuovi sulla scena politica) e il 22,65% della lista Baione, che rappresentava la precedente amministrazione Di Feo meno qualche fuoriuscito.