‎"Il buon giornalismo sa che i fatti non sono mai al sicuro nelle mani del potere e se ne fa custode nell'interesse dell'opinione pubblica"
Giuseppe D'Avanzo

16/10/14

Altavilla Silentina: un paese al contrario

Chi consulta i social network  o  l’albo pretorio online del comune di Altavilla Silentina potrà rendersi conto delle ultime novità provenienti dalla casa comunale. 
In queste settimane, studenti e genitori chiedono aiuto alle istituzioni per ottenere la garanzia di frequentare, senza disagi,  gli istituti scolastici, mentre l’amministrazione comunale è in altre “faccende affaccendata”. 
Chi attendeva l’emanazione di  un provvedimento serio e risolutivo sulle problematiche che assillano da mesi il Comune, come ad esempio interventi sugli edifici scolastici, interventi sulla sicurezza stradale, interventi per lo sviluppo e l’economia, interventi importanti  presso le istituzioni provinciali e regionali per la problematica CSTP, resta deluso.
La Giunta Comunale, nel frattempo, approva il progetto preliminare per il completamento dell’area giochi di Borgo Carillia, che prevede una spesa di circa 100mila euro, oltre a quelli già spesi negli anni precedenti per lo stesso scopo. Secondo le intenzioni della giunta (delibera N. 103 del 25/09/2014) “l’intervento sarà finanziato con fondi del Bilancio comunale, e/o con l’ottenimento di eventuali finanziamenti pubblici, precisando sin d’ora che lo stesso è concepito per essere realizzato anche per stralci funzionali distribuiti nel tempo in base alle disponibilità finanziarie”.
Tutto tace, o quantomeno non si è voluta neanche prendere in considerazione la stessa possibilità di finanziamento, per un intervento necessario alla riapertura dell’edifico scolastico “Giovanni XXIII”, oramai chiuso da due anni e per il quale, secondo le affermazioni fatte nei mesi passati dagli amministratori stessi, poteva bastare un finanziamento minimo per fare un primo intervento di manutenzione che avrebbe potuto sicuramente permettere la riapertura dell’edificio alla sua naturale attività.
Tutto tace, o quantomeno non si è voluto neanche “riesumare”, anche per la sola approvazione in giunta,  il tema dei progetti commissionati nel 2011 a un architetto locale dalla precedente amministrazione Di Feo (allora vicesindaco: Enzo Giardullo), per i quali la stessa amministazione ha contribuito a sborsare circa 47mila euro. Tali progetti sono relativi a "costruzione/rifacimento  di impianti sportivi" e la domanda è la seguente: se per questi non vi è alcuna intenzione di richiedere finanziamenti, per quale motivo sono stati affidati degli incarichi progettuali? Forse per tenerli chiusi negli armadi, per sette anni, così come è stato fatto per il progetto di riqualificazione di piazza Umberto I?
Un segnale inquietante viene da quanto verificatosi a Cerrocupo nei mesi estivi. Iniziano i lavori per l’installazione di una fontana, senza alcuna autorizzazione e deliberazione amministrativa, nell’area comunale adiacente la chiesetta. I vigili urbani intervenuti dopo la richiesta di chiarimenti fatta dal consigliere Vincenzo Baione sequestrano l’area comunale. Il comune sequestra i propri beni! 
Ad agosto una imprenditrice locale chiede pubblicamente chiarimenti sui criteri di affidamento di cinque gare di appalto alle quali aveva partecipato e le viene risposto, sbrigativamente, che “è una cosa non gradita rispondere a un cittadino che è parte interessata”!  
Leggendo le determine e le delibere prodotte fino a oggi, l’elenco potrebbe continuare e gli interrogativi che emergono sono tanti. In primo luogo l’indifferenza da parte di consiglieri di maggioranza, professionalmente validi e amministrativamente capaci, che non si adoperano  nell’arginare queste manovre e poi anche l’inefficace ruolo dell’opposizione che dovrebbe essere molto più concreta e vigile su tali aspetti. Il tutto non si puo’ ridurre all’interpellanza o all’interrogazione in consiglio comunale. 
Bisognerebbe piuttosto coinvolgere i cittadini sulle scelte o sulle decisioni importanti che l’amministrazione prende o intende prendere e ciò lo si può fare utilizzando tutti gli strumenti e i canali di comunicazione che purtroppo sono utilizzati solo in campagna elettorale.  Si può continuare ad amministrare in questo modo la cittadinanza altavillese?  
Riguardo all'invito del giornalista Oreste Mottola a Milva Carrozza, concittadina professionalmente valida e capace, mi auguro che quest'ultima non accetti la sua proposta ad assumere un incarico di assessore esterno, in quanto tutto il sistema difficilmente potrebbe essere scardinato se non ha, a partire dal suo interno, collaboratori innovativi e di ampie vedute.