‎"Il buon giornalismo sa che i fatti non sono mai al sicuro nelle mani del potere e se ne fa custode nell'interesse dell'opinione pubblica"
Giuseppe D'Avanzo

09/08/12

Dillo al Sindaco, anche (e soprattutto) se lui non ti risponderà


8 agosto 2012. L’intervista raccolta dalla voce degli Altavillesi grazie all’esperienza di più di tre mesi di “Dillo al Sindaco” viene presentata dalla sottoscritta al primo cittadino Antonio Marra.

“Sindaco, ecco le domande che gli Altavillesi le hanno posto su ‘Dillo al Sindaco’. Ci concede questa intervista?”. “Tutte domande legittime”, ci risponde lui. “Ma dal momento che tu, tua madre e tua sorella (?!) parlate male di me su Facebook, non ho alcuna intenzione di rilasciarle alcuna intervista”.

Cari concittadini, ecco le motivazioni per cui le vostre domande non avranno mai una risposta diretta dal vostro Sindaco, “pur essendo legittime”. 

Com’è lontana la primavera del 2011, quando, in piena campagna elettorale, il futuro primo cittadino si esponeva con disinvoltura alle stesse telecamere che oggi rifiuta…

E, certamente, sentire pronunciare certe parole fa piombare improvvisamente (e anche un po’ caricaturalmente, per la verità) in un periodo caratterizzato da un regime ben diverso, in cui di quel Regime era proibito per legge parlar male. Ma, per fortuna, erano altri tempi. E, per fortuna, la Costituzione del Popolo Italiano, all’articolo 21, sancisce oggi una conquista che è probabilmente il bene fondamentale di qualsiasi democrazia: la libertà di espressione.
Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure. …
Libertà di espressione che per il giornalista non è soltanto un diritto, ma anche un dovere. Un diritto e un dovere che forse il nostro Sindaco non conosce (o non riconosce). Scelte etiche: nessuno può essere costretto a rilasciare un’intervista contro la propria volontà. Neppure se quell’intervista è raccolta direttamente dalla voce del popolo. E da oggi, cari cittadini altavillesi, sapete che il vostro Sindaco risponderà alle vostre domande solo se parlate bene di lui.

Detto questo, ho rilevato con molto piacere che – nonostante la loro apparente assenza - il Sindaco in persona e il suo seguito seguono in maniera puntualmente aggiornata i nostri canali.

Ecco perché “Dillo al Sindaco” deve continuare ad esistere. Dall’aprile del 2012 è presente, infatti, un luogo veramente pubblico in cui il popolo altavillese ha la possibilità di non nascondersi dietro una chiacchiera di piazza (verba volant...) e la certezza di essere ascoltato dai propri amministratori. E proprio perché il Sindaco non ci risponderà è il caso di porgli le nostre domande in maniera ancora più forte e decisa. 

Del resto, le risposte vere da parte di una pubblica amministrazione non sono fatte di parole, ma di fatti. E da questi non ci si potrà esimere.

Cari cittadini altavillesi, da oggi il nostro impegno sarà molto più forte. Da oggi lo spazio di “Dillo al Sindaco” sarà ancora di più al servizio delle domande di tutti gli Altavillesi e L’AltrAltaltavilla sarà ancora più decisamente un canale di denuncia delle carenze e di espressione dei disagi percepiti dalla nostra comunità durante questa amministrazione che, se lo vorrà, avrà comunque sempre uno spazio in cui venire a rispondere e ad interloquire con i propri concittadini.

E noi continueremo a porci e a porre delle domande semplicemente perché la città è nostra e le nostre istituzioni, a differenza di come chi le riveste oggi le sta evidentemente interpretando, non sono affatto proprietà privata e personale.

Nessun commento: