‎"Il buon giornalismo sa che i fatti non sono mai al sicuro nelle mani del potere e se ne fa custode nell'interesse dell'opinione pubblica"
Giuseppe D'Avanzo

08/05/11

Il caso Marra dai tribunali ai giornali. Quanto inciderà sulla politica altavillese?

Proviamo a riflettere insieme sui fatti emersi sulla stampa in questi giorni relativamente al procedimento per frode fiscale a carico di Antonio Marra.

“Se il buongiorno si vede dal mattino, non si può dire che la giornata di oggi si annunci radiosa per la politica di Altavilla Silentina, centro collinare a ridosso della piana del Sele, dove il 15 maggio si vota per rinnovare il consiglio comunale. Infatti, questa mattina, uno dei candidati a sindaco, Antonio Marra, dovrà recarsi presso la sede distaccata del tribunale di Salerno a Eboli”.
Questo l’incipit di un articolo apparso lo scorso 3 maggio sull’edizione cartacea del quotidiano campano Metropolis. Marra, in qualità di legale rappresentante della Miami immobiliare 2001 srl, si sarebbe macchiato della colpa più perdonata (a tutti i livelli) agli italiani: quella dell’evasione fiscale.
Quel che è accaduto il 3 maggio è che l’udienza è stata rinviata al 2012.
Dato che il procedimento ha avuto inizio con il giudice Perrotta, nel frattempo trasferito a Salerno e sostituito dal giudice Berni Canani, l’avvocato di Marra ha richiesto e ottenuto che il processo ripartisse dall’inizio, com’è previsto nei casi di sostituzione del giudice.
Inoltre, i fatti oggetto di contestazione da parte dell'Agenzia delle Entrate risalgono al 2005 e, quindi, secondo il legale, non sono più sottoponibili a procedimento penale.
Ad ogni modo, attualmente è in piedi un’ipotesi di reato, che - se andrà avanti - dovrà superare tre gradi di giudizio per essere confermata o smentita.
Inoltre, la sussistenza di carichi pendenti e, più precisamente, di un procedimento di questo tipo, non è un ostacolo all’eleggibilità, almeno fino a sentenza definitiva. Si pensi al nostro presidente del Consiglio, eletto e rieletto, che di processi aperti a suo carico, anche di questo tipo, ne ha diversi e da diverso tempo. In altri paesi europei, ci si dimette anche per l’accusa, non confermata, di una tesi universitaria copiata (com’è successo di recente all’ex ministro della difesa tedesco). Ma siamo in Italia.
Scelte morali a parte, dal punto di vista strettamente legale, nel caso Marra non sussisterebbe alcuna ipotesi di ineleggibilità, come ha titolato sbrigativamente qualche testata). Tutt’al più, nell’eventualità in cui Marra fosse eletto e risultasse colpevole, si potrebbe richiedere la revoca della sua carica, a condanna definitiva e dietro ricorso.
Ma ne siamo ancora lontani, essendo l’udienza, solo al primo grado di giudizio, rinviata a fra non meno di un anno. E di gradi ne resterebbero poi altri due.
Tutti ci auguriamo di poter avere come sindaco una persona pulita, certo, soprattutto nella gestione del budget di un comune come il nostro, in cui è purtroppo un problema anche ricostruire un muro. Quello del Castello, crollato circa sei mesi orsono, resta fatiscente per la difficoltà di reperire la cifra di 80 mila euro necessaria alla ricostruzione.
Così come è vero che un cittadino non può essere considerato colpevole fino a sentenza definitiva, come è scritto nella nostra Costituzione.
Resta la domanda: come e perché questa notizia finisce sui giornali o blog di informazione locale, che ne ingrandiscono la portata sulla situazione elettorale, oltre quella reale? Pulci nell'orecchio? Tentazioni di sensazionalismo giornalistico?
A una settimana dal voto, noi speriamo che l'attenzione torni sui programmi, sulle idee e sui progetti per far rinascere la nostra Altavilla. È auspicabile che sia su questi temi che penda l’ago della bilancia delle prossime elezioni altavillesi. Ahinoi, in questi giorni si sente parlare di tutt’altro: del carattere o dell’atteggiamento dei candidati, del fatto che siano più o meno conosciuti, di aspetti legali e personali vari.
Mai come in questo momento occorre, invece, restare lucidi e farsi convincere dalle proposte e, certamente, dalla credibilità di chi quelle proposte avanza, come individuo e come squadra.

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