Nel
Consiglio Comunale che si sta tenendo questa mattina, si deciderà come
ripianare un “disavanzo straordinario dell’Amministrazione” di oltre mezzo
milione di euro, per la precisione 554.610,84 €. Tale importo è imputato a
crediti tributari non riscossi e ritenuti inesigibili (tradotto: che non
saranno mai più restituiti dai debitori). Stando a quanto riportano fonti molto
vicine all’Amministazione altavillese, se il Consiglio comunale previsto per
questi giorni approverà l’intervento, la maggioranza di Antonio Marra ripianerà il suddetto debito con un artificio contabile nel bilancio previsionale in approvazione, ovvero far rientrare questo importo con entrate annue di 18.847,02 € per 30 anni.
Che cosa
significa questo, in concreto? Che ancora una volta hanno vinto i furbetti, ovvero coloro che per anni
non hanno pagato tasse e contributi comunali e che si vedono ora cancellare
quasi sicuramente l’addebito, mentre il cittadino serio e onesto continua a pagare, anche per gli
altri e anche in modo salato!
Ma non basta.
Il fatto veramente sconcertante è che i crediti non esigibili, a quanto
appreso da fonti documentate, ammontano a oltre due milioni di euro, e che gli
stessi possono essere considerati come voci di entrata nel bilancio comunale,
in base alle normative vigenti. Ma a che pro il nostro Comune sta valutando questa
manovra finanziaria? Probabilmente per poter chiedere ulteriori mutui per
eseguire lavori nel proprio comune. Ad esempio, l’ampliamento (previa approvazione in Consiglio comunale) dell’impianto della pubblica illuminazione con l’installazione di 179 nuovi pali,
che rappresenterebbero almeno 300-400 voti sicuri, o alcuni progetti per
riasfaltare un numero imprecisato di strade comunali, che frutterebbero
all’amministratore che si appresta a candidarsi alle prossime elezioni altri
400-500 voti.
Ma il nostro comune
ha davvero questo tipo di priorità in un momento in cui la disoccupazione
giovanile (e non solo) sfiora livelli da capogiro, con un’emigrazione continua, e in cui si continua ad assistere a morti di giovani (e non solo)
sulle nostre strade?
Senza
considerare che si tratta di una mossa azzardata e pericolosa, per non parlare
di una vera e propria bolla finanziaria, le cui conseguenze per le future
amministrazioni e, in particolare per i cittadini, saranno tra qualche anno
drammatiche perché, volenti o nolenti, quando non si potranno fare più questi
“giochetti”, i soldi comunque bisognerà restituirli alla Cassa Depositi e
Prestiti, senza entrate reali che possano garantire per nuovi mutui. Mutui che, a quel
punto, non saranno più erogati, indipendentemente dalle necessità, che saranno
sicuramente aumentate, visto quanto non
si sta attualmente facendo.
Sembra che la
capacità indebitativa complessiva del Comune di Altavilla Silentina ammonti a
circa 3 milioni di euro e che l’intenzione del Sindaco Marra e della sua
amministrazione, viste le prossime elezioni, sia quella di utilizzare tale
disponibilità per chiedere finanziamenti, con mutui trentennali a totale carico
del Comune. Basta infatti scorrere il Bilancio preventivo 2015 e il Piano
triennale delle opere presentato dalla Giunta per vedere cosa potrà
succedere ad Altavilla se il Consiglio Comunale approverà tale proposta. Un
piano triennale in cui le maggiori spese sono tutte concentrate nel periodo
2015-2016, quindi nel prossimo anno e mezzo!
In particolare,
i più bistrattati sembrano essere ancora una volta i cittadini del centro
storico altavillese. Nella relazione programmatica è infatti riportato quanto segue: “Altro
obiettivo è un azione di sostegno "al centro storico" mirando al suo
recupero. Ulteriori azioni sono mirate a curare le condizioni di una migliore
qualità della vita attraverso opere infrastrutturali sia al servizio dei
residenti che di eventuali ospiti del territorio". Per fare ciò, l’importo impegnato, che si aggiunge ai 4353,99 €, gia’ utilizzati per la
sistemazione dei vicoli nell’ultimo esercizio chiuso, è di 3000,00 €.
Soli 7353,99 € per il
recupero del Centro storico! Cifre già peraltro già utilizzate per demolire una casa diroccata.
Per fare cassa,
nel Bilancio è poi prevista la vendita di beni demaniali, come i terreni in
località Ferragine, valutati in totale 468.000 €.
Dispiace
constatare ancora una volta che termini come prevenzione degli incidenti,
sicurezza stradale, sicurezza dei cittadini, sviluppo sostenibile, messa in
sicurezza di edifici, recupero dei beni storici, recupero del centro storico,
incentivi/interventi/investimenti per l’occupazione giovanile e, in
generale, per l’economia altavillese siano sconosciuti e/o ignorati senza alcun
pudore dagli attuali amministratori.
Se
veramente si vuole salvare il Comune di Altavilla bisogna cambiare rotta nelle
idee, nelle scelte e nell’operatività. E siamo prima di tutto noi cittadini a
dovere cambiare il nostro modo di votare, che non deve più essere improntato all’ottenimento
del favore personale o locale, ma a una concreta promessa di sviluppo per tutto
il territorio e per tutti i cittadini. Solo così, tutti noi potremo trarne davvero
beneficio a medio e lungo termine.